E' già un Circolo, per noi, quando leggi al fratellino piccolo, o all'amica, come ci racconta in questo magnifico quadro Henri Fantin-Latour (1836-1904). E' un circolo perchè si socializza la lettura. E questo è uno degli aspetti più affascinanti dei Circoli di lettura.
E sempre la lettura aiuta, affascina, coglie di sorpresa, distoglie (questa foto è stata scattata in Irpinia nel 1980, pochi giorni dopo il terremoto!) e, se lo si fa insieme, ogni virtù ne è moltiplicata. Anche questo, nelle più disastrate condizioni, è un Circolo di lettura. Vi immaginavate solo un gruppo di anziane signore che, tra un punto coi ferri e un sorso di tè, parlassero amabilmente dei loro autori prediletti? Non ho nulla contro le anziane signore (anzi, direi che potrei essere a buon diritto definita tale), né contro il lavoro a maglia (l'ho praticato anche io e con soddisfazione e a volte divertimento), né contro il tè (sebbene io me lo vieti assolutamente. Una tazza di tè può tenermi sveglia per giorni - come peraltro la camomilla :o) -, mentre per altri, oltre che essere un piacere, magari è un aiuto al sonno!) Ma, a commento di quante forme possa assumere un Circolo di lettura, le immagini.
Ora, in questa caldissima estate, siamo al lavoro per i Circoli di lettura del prossimo anno. Due.
Uno proseguirà il tema dell'anno scorso, Roma, accompagnato da visite guidate. Ma forse estenderemo il tema a Roma e dintorni. Il secondo Circolo, ancora in bozza, parte dalla riflessione sul fatto che la nostra Associazione non ha una sede/biblioteca stabile. Ha una biblioteca diffusa di circa 60 cassette piene di libri pronti per il bookcrossing, ospitate nei posti più vari: studi medici, negozi, parrucchieri, bar ... Allora ci siamo dette: Perché non inventarci a questo punto un Circolo di lettura Diffuso? Per il quale gli incontri si tengano in quei negozi, in quei bar, presso quei parrucchieri? Il tema? Donne e ...
E così passiamo l'estate a leggere - che meraviglia! - leggere leggere per proporre i libri più belli, più interessanti, più da non perdere.Per incontrare gli autori. Per organizzare visite interessanti. Per infettare del piacere della lettura...