Come
mantenere vivo il ricordo di una persona molto molto amata e del tutto
speciale? Una delle passioni formative di PG, che per tutta la vita, fin
da bambino, ha sviluppato la sua cultura, l'ha accresciuta, ha
allargato i suoi orizzonti, ne ha fatto un uomo forte e giusto, ha
alleviato anche i momenti più difficili è stata la lettura. Amava la
poesia, la storiografia, la narrativa, i saggi, le biografie. E tutto
leggeva con incredibile rapidità e voracità e moltissimo ricordava ed
amava citare. Condividevamo l'idea che la lettura fosse il modo
migliore, più forte, più trascinante, più piacevole, a volte anche più
divertente per imparare ad affrontare “the slings and arrows of outrageus fortune”
per allargare la mente, per stare meglio con se stessi e con gli altri,
per vivere una vita più bella e più completa. E lui ci ha insegnato
quanto un libro possa essere essenzialmente un gran piacere, prima
ancora di diventare 'importante', prima ancora di essere veicolo di
cultura e conoscenza, di riscatto e di forza... Un libro è un piacere
che si può godere ad ogni età ed in ogni momento, senza
controindicazioni, senza limiti se non quelli delle nostre tasche e
della nostra fantasia. Però molto spesso è solo una questione di fortuna
se il mondo infinito della lettura ci si apre davanti. Dipende dalla
famiglia in cui si nasce, dall'ambiente in cui si vive, dagli amici che
ci si trova a frequentare, dalle occasioni e dagli stimoli che ci
passano accanto e dalla capacità di coglierli. Chi ha avuto la fortuna
di nascere in un ambiente, in una famiglia sensibile e affezionata alla
lettura, che ne percepisce tutti gli enormi vantaggi ed il grandissimo
piacere che ne derivano, sicuramente trasmetterà a sua volta questo bene
prezioso. Chi al contrario, per motivi culturali, sociali, economici
non è cresciuto insieme ai libri, anche nonostante la scuola, non
riuscirà ad affezionarsi, e probabilmente crescendo non saprà accedere
ad una risorsa così ricca e sempre disponibile per divertirsi, sentirsi
meglio e migliori, né poi potrà trasmettere l'emozione della lettura.
L'Associazione nasce per prima cosa per mantenere viva la memoria di PG
in un modo che a lui sarebbe sicuramente piaciuto: legando il suo nome
alla promozione di una cosa che lui amava moltissimo. Poi perché,
crediamo, tutti noi desideriamo proprio tanto che tanti bimbi si
accostino alla lettura, che molti ragazzi ne possano godere, che tanti
ne possano trarre piacere e conforto in ogni età e in ogni ambiente e
che il numero dei lettori italiani, anche un pochino grazie al
contributo di questa Associazione, possa aumentare. Non per migliorare
le nostre statistiche ma perché leggere è proprio bello!
mercoledì 27 agosto 2014
Nel nome di chi e di cosa nasce l'Associazione Libera Biblioteca PG Terzi?
Nel nome di chi e di cosa nasce l'Associazione Libera Biblioteca PG Terzi?
Cos'è la Libera Biblioteca PG Terzi?
Cos'è la Libera Biblioteca PG Terzi?
È
il concetto astratto del libero accesso ai libri, alla cultura, alla
conoscenza... che diventa una concretissima raccolta di volumi donati
dagli stessi lettori, da enti o da case editrici, perché possano
liberamente e gratuitamente circolare. La Libera Biblioteca sarà, per
ora, itinerante e intende proporre libri e scambio di libri lì dove ce
n'è bisogno (perché di libri c'è un autentico bisogno e proprio in
questo quartiere tanto decentrato rispetto alle Biblioteche pubbliche
del Municipio!): davanti e nelle scuole, nelle sale d'attesa degli studi
pediatrici, negli ospedali, nei mercati, nei centri sportivi, nei
parchi, nei centri per anziani... desiderando creare in ogni contesto
l'occasione per promuovere la lettura. Cercherà la complicità dei
bambini delle scuole, l'aiuto e il supporto dei cittadini, dei comitati
di quartiere, degli amministratori e il dialogo con le strutture delle
Biblioteche pubbliche per portare le sue iniziative dove possono dare i
loro frutti, immaginando interventi specifici per ogni età di potenziali
lettori.
Negare, non far conoscere la lettura ad un bambino,
anche piccolissimo, significa negargli forse per tutta la vita un
piacere intelligente e profondissimo. Le attività da fare con bimbi e
libri sono infinite: alcuni dei nostri progetti sono quelli di
installare free little library
(piccoli box per lo scambio di libri) anche coinvolgendo i più piccoli,
portare libri nei parchi e nelle classi, organizzare letture ad alta
voce; desideriamo istituire un dialogo con docenti e responsabili per
iniziative nelle scuole rivolte a bambini e genitori dove potremmo dare
un supporto non solo informativo, ma professionale ed esecutivo, dal
momento che siamo bibliotecarie, per l'allestimento e il mantenimento di
biblioteche di classe o di istituto. Ci piacerebbe per le classi medie e
superiori sostenere il ruolo dei docenti perché purtroppo, durante la scuola dell'obbligo,
molto spesso la lettura è sentita solo come un compito e perde tutto il
suo carico di piacere. Solo alcuni si rendono conto di che cosa
straordinaria sia la lettura, ma la stragrande maggioranza, lo
dichiarano i dati, smette: ha letto quando gli veniva chiesto, quando
doveva farlo, e poi “finalmente” smette. Nell'età più adulta
troppo spesso non capita più di leggere per il puro gusto di farlo, non
se ne sente il bisogno o si è coinvolti in una vita frenetica. Così ci
si priva di un piacere, ripetiamo, che non fa male, che può non costare
nulla, che migliora la vita. E una volta persa la familiarità con la
lettura è molto difficile che in altre età della vita si possa
riallacciare il filo. Peccato: come detto all'inizio e per provata e
certa esperienza, non c'è momento della vita, felice o difficile o
doloroso, in cui un buon libro non possa dare piacere, sollievo, aiuto,
interesse, arricchimento. Ed è un piacere molto molto semplice da
coltivare. Non è neanche vero che la lettura sia un piacere perfetto per
quando si è soli. Un esempio del contrario possono essere anche i tanti
blog nei quali si attiva un confronto sulla lettura, uno scambio di
opinioni. Si possono inventare infinite occasioni per socializzare leggendo ed è
nelle nostre intenzioni promuovere queste iniziative anche attraverso
il recupero e la valorizzazione di spazi pubblici da destinare al
sociale: circoli di lettura, readings, le letture pubbliche... E questo
aspetto della lettura, forse, è tanto più prezioso nella terza età:
cosa di meglio della lettura come amica fedele nei momenti di
solitudine o di tristezza o di malattia, ma anche, naturalmente, per
rilassarsi e mantenere la mente attiva, sempre pronta a nuove
conoscenze, nuove curiosità? E anche se insorgono difficoltà a leggere,
si potranno fornire audiolibri, costituire reti di solidarietà in cui
qualche amico si presta a leggere per gli altri e le letture possono
essere collettive; ci si può riscoprire da anziani autori della propria
storia che va raccontata e raccolta grazie ad iniziative che coinvolgano
le scuole e, di nuovo, i bambini per un circolo che è davvero
virtuso... Queste e tante altre sono le iniziative che sono nei nostri
progetti e nelle nostre intenzioni.
Questo è il nostro quadro di riferimento
Questo è il nostro quadro di riferimento
1)http://www.governo.it/DIE/attivita/rapporto_promozione_lettura.pdf; 2)p. 5; un dato che risulta ancora più allarmante esaminando nel dettaglio i risultati dell'inchiesta: il 20,7% di italiani ha letto meno di tre libri in un anno; il 18,4% tra 4 e 11 e il 6,3% della popolazione legge almeno 12 libri in un anno; gli altri, come dicevamo, non sfogliano neanche un libro in un anno; 3) p. 7; 4) p.10; 5)p. 11; 6)p. 21
Nel marzo del 2013 viene pubblicato il Rapporto sulla promozione della lettura in Italia
curato dall'Associazione Forum del libro su incarico del Dipartimento
per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei
Ministri1. Il quadro che emerge da quest'inchiesta è desolante: più della metà degli italiani non prende mai un libro tra le mani2.
È molto interessante rilevare come nell'ultimo quindicennio, cresciuta
la scolarizzazione, non sia altrettanto aumentato il numero dei lettori,
evidentemente "non basta saper leggere per diventare lettori"3;
né il dato si spiega unicamente con il contesto economico: "La crisi
economica incide pesantemente, ma non illudiamoci che un'inversione di
tendenza negli indicatori del reddito e dell'occupazione [...] e una
ripresa nella vendita dei libri, saranno sufficienti per modificare nel
profondo il rapporto degli italiani con la lettura. Non necessariamente
una società più ricca sarà una società di persone più sensibili a questa
forma di comunicazione. Servirebbe piuttosto la rifondazione di un
sistema di valori in cui la cultura e l'istruzione tornino ad essere
apprezzate"4.
Per invertire questa tendenza lo stesso documento ufficiale auspica un
efficace attività di "promozione della lettura" fornendo le linee guida
per la coordinazione delle politiche statali e locali, proponendo
l'incentivazione del partenariato pubblico-privato e la valorizzazione
delle esperienze delle associazioni e delle realtà che promuovono nei
più diversi ambiti la lettura di libri5. L'Associazione che
abbiamo in mente si vuole muovere in queste linee guida e rispondere a
questa richiesta di aiuto, vuole farsi promotrice ad ogni livello della
lettura e realizzare una Libera Biblioteca diffusa che sia strumento per
"realizzare concretamente i principi democratici di uguaglianza e
libertà in una società che si sta impoverendo economicamente,
culturalmente e che diviene ogni giorno più diseguale e ignorante"6;
vuole provare a dare il suo contributo per frenare una triste deriva
che indebolisce noi tutti, impoverendo i singoli nel negare la grande
gioia e il gran bene che la lettura può dare.
1)http://www.governo.it/DIE/attivita/rapporto_promozione_lettura.pdf; 2)p. 5; un dato che risulta ancora più allarmante esaminando nel dettaglio i risultati dell'inchiesta: il 20,7% di italiani ha letto meno di tre libri in un anno; il 18,4% tra 4 e 11 e il 6,3% della popolazione legge almeno 12 libri in un anno; gli altri, come dicevamo, non sfogliano neanche un libro in un anno; 3) p. 7; 4) p.10; 5)p. 11; 6)p. 21
Iscriviti a:
Post (Atom)