domenica 11 marzo 2018

CIRCOLO DI LETTURA - QUALCHE CONSIDERAZIONE

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A settembre dello scorso anno è ripresa l'attività del Circolo di lettura della Libera Biblioteca PG Terzi. Dunque siamo arrivati al quarto anno 'accademico'.
Negli anni scorsi ci eravamo concentrati su temi particolari, declinati sempre però, come anche quest'anno, su libri di narrativa, non saggi, che illustrassero però in maniera corretta ambienti e argomenti scelti a monte.






Così il primo anno, con un omaggio allo Studio Arti Floreali che ci ospitava, abbiamo letto di libri ambientati il parchi e ville storiche. E' stata un'esperienza molto interessante.


Nel secondo e terzo anno invece abbiamo letto libri, alcuni veramente bellissimi, ambientati a Roma. E queste letture sono state l'occasione di interessanti visite guidate letterarie, in collaborazione con l'associazione 'Spazio Arte Roma'.
In qualche modo siamo state/i tutte/i noi a dettare un tema. Prima i giardini, poi Roma.
Quest'anno abbiamo stabilito di non darci un tema. Tanto che abbiamo dato al Circolo il nome di "Letture strada facendo"

Ebbene a me sembra sia successa una cosa molto singolare. Se esaminate quasi tutti i libri letti, cioè i libri che tutti insieme, senza avere un filo conduttore che li unisse, abbiamo scelto:
Per infiniti giorni di Francesca Romana de' Angelis
Madame Bovary di Gustave Flaubert
Anna Karenina di Lev Tolstoj
A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman
e adesso Patria di Fernando Aramburu

trovo che un filo rosso che li unisce ci sia: la curiosità per storie che si fondono nella Storia, per periodi della storia di un passato più o meno recente o addirittura contemporaneo ma declinati nella quotidianità, raccontati da coloro che li stavano e li stanno vivendo. Penso alle pagine di Anna Karenina in cui si racconta la vita dei contadini o a Per infiniti giorni dove si rivive l'angoscia di un passato non troppo lontano o ad A un cerbiatto somiglia il mio amore che descrive una vita quotidiana tesa all'estremo limite della sopportazione. Ed ora Patria. Una conferma di questo fil rouge?
Si può dedurre che, se e quando non siamo noi a scegliere i libri che leggiamo, siano loro a scegliere noi?


* Scusate, metto sempre questa foto di un nostro gruppo di lettori, perché la trovo fantastica