il riallestimento e la riapertura della Biblioteca scolastica
il progetto è stato proposto e fortemente voluto dalla Libera Biblioteca PG Terzi e dall'Ass. genitori che garantiranno anche l'apertura pomeridiana della biblioteca.
Agli
inizi della loro storia le biblioteche scolastiche, e più in
generale le biblioteche pubbliche destinate ai bambini, hanno svolto
una
funzione centrale nel percorso educativo,
nell'offerta di strumenti di scelta e di orientamento
nell'informazione finalizzati a liberare ogni cittadino dai
condizionamenti sociali di nascita verso un pieno godimento dei
propri diritti democratici; nella seconda metà del Novecento a
questa primaria funzione 'informativa e formativa' si è affiancata
una rilevanza ricreativa e sociale
nelle biblioteche per ragazzi. Proprio quando la crisi economica e il
forte cambiamento del panorama culturale nell'era digitale esigono un
ripensamento e una nuova valorizzazione delle biblioteche scolastiche
e per ragazzi in questa doppia e primaria funzione informativa e di
centro di aggregazione sociale, le biblioteche scolastiche hanno
perso i finanziamenti pubblici necessari al loro funzionamento e
quelle che resistono, con personale ridottissimo e in condizioni di
perenne precarietà, si ergono in un contesto culturale che si sta
inaridendo e la cui deriva, da sole, non possono contrastare.
Il
nostro
quartiere è piuttosto decentrato rispetto alle biblioteche pubbliche
per bambini;
le due di riferimento, via dei Sardi e Villa Leopardi, non offrono,
né per gli orari di apertura né per la loro localizzazione, una
facilità di frequentazione che possa rendere familiare l'ambiente di
una biblioteca per ragazzi per i bambini della zona di piazza
Bologna. In questo contesto, entrambe le biblioteche scolastiche
degli Istituti Comprensivi del quartiere, 'Fratelli Bandiera' e
'Falcone e Borsellino' , sono smantellate o inattive.
L'Associazione
Libera Biblioteca PG Terzi ha iniziato in questa zona la propria
attività di promozione
del piacere della lettura,
cercando di creare occasioni, anche le meno 'tradizionali' di
incontro tra libri e persone e ci è sembrato naturale, conoscendo la
condizione del nostro territorio, immaginare di far rinascere la
Biblioteca della scuola materna ed elementare Falcone e Borsellino.
La conoscenza del Comitato genitori di questa scuola ci ha suggerito
di farlo attraverso il coinvolgimento di insegnanti e genitori.
L'esperienza della nostra Associazione ci ha insegnato che il 'libro'
non è mai solo 'un libro', ma una conversazione, una comunicazione,
uno scambio e un'esperienza emozionale e abbiamo anche potuto
verificare con tanti bambini che 'la lettura' è in grado di
trascinarli e schiudere per loro le porte di meravigliose avventure
solamente se si sentono coinvolti in maniera personale ed emotiva. Da
questi spunti è nata in noi l'idea che avremmo potuto giocare a
nostro comune vantaggio il contesto di partenza: che la crisi, i
tagli al personale e ai fondi delle biblioteche, avrebbero potuto
darci un'opportunità per ripensare la biblioteca come luogo comune,
come bene pubblico. Si avvicinano a noi genitori volenterosi,
curiosi, pieni di entusiasmo e ricchi di talento, ciascuno ha
qualcosa da donare. Questo è il nostro e vostro ricchissimo
patrimonio e vale molto più di uno stanziamento o una nota nel
bilancio. Ogni volta che vediamo un adulto, che sia un insegnante, un
genitore, un nonno, che dona con passione un momento del suo tempo ad
un bambino, per indicargli un passo di un libro o sussurrargli alcune
righe, sappiamo che quel libro è entrato nel cuore di quel bambino e
insieme alla sua storia gli racconterà ad ogni pagina affetto,
attenzione e gli regalerà sicurezza in se stesso. Allestendo
noi, con le nostre energie e il nostro entusiasmo, una biblioteca per
i bambini di questa scuola stiamo rinnovando questo gesto;
coinvolgendo il talento e le competenze dei genitori e degli
insegnanti stiamo creando una comunità intorno ad una biblioteca che
nasce come luogo di socializzazione.
Quella
descritta non è, o almeno non è solo, l'utopia che ha spinto noi
dell'Associazione e il Comitato genitori Falcone e Borsellino a
pensare di ricostituire la Biblioteca scolastica di questa scuola, ma
è pressappoco la traduzione letterale di un articolo pubblicato su
“Bibliotèque(s)”1
– Periodico
dell'Associazione nazionale francese dei bibliotecari
- a proposito di un'esperienza che da anni si è attivata in
Giappone.
In
quello Stato, che per molti anni non ha sostenuto delle specifiche
politiche rivolte alla promozione della lettura dei bambini, negli
ultimi anni sono sorti i bunko
delle piccole biblioteche private per bambini promosse da personale
volontario che occupano luoghi insoliti (panetterie, case private,
templi, pescherie...) o sono ospitati in luoghi pubblici (biblioteche
o scuole). In questi più di 1.000 'luoghi della lettura', molto
diversi per dimensioni e orari di apertura, genitori, insegnanti,
bambini e volontari collaborano per garantire servizi di prestito, di
pubbliche letture, gruppi di lettura e attività sociali e di
promozione culturale. Nati per sopperire alle carenze del sistema
pubblico “De
fait, les bunko ont fait bien plus que compenser l’absence de
bibliothèques publiques”2
perché sulla
promozione della lettura rivolta ai bambini si sono potute innestare
buone pratiche di partecipazione
che ne hanno saputo attivare le componenti sociali: intorno ad una
piccola raccolta di libri si è creata una comunità.
Il
nostro progetto
La
Biblioteca che immaginiamo è uno luogo aperto per la scuola e per la
società, un “luogo dove soddisfare i bisogni informativi,
culturali e ricreativi dei bambini e dei ragazzi della comunità
locale1”
ma anche in cui docenti e genitori possano collaborare in uno spazio
e un tempo di condivisione e partecipazione. Lo spazio di una
biblioteca per bambini è certamente un luogo di formazioni per gli
insegnanti, ma è anche il luogo in cui lavorare con i genitori e per
i genitori, sfruttando un servizio rivolto ai bambini per coinvolgere
in iniziative e attività culturali, ricreative e sociali un pubblico
molto più ampio. Proprio per questa aspirazione ad aprirsi alla
comunità di riferimento e al dialogo con essa, la nostra richiesta è
che l'aula destinata ad ospitare la Biblioteca scolastica si trovi al
piano terra e sia raggiungibile senza barriere architettoniche anche
dall'esterno. Che l'orario di apertura agli utenti permetta alle
classi di servirsi della Biblioteca, accompagnate dai propri docenti
con cui si stabiliranno modalità di collaborazione e si potranno
realizzare progetti di promozione della lettura, ma che nel tempo
venga valutata seriamente l'ipotesi di prolungare l'orario di
apertura così da permettere a bambini e genitori della scuola e del
quartiere di poter godere della
Biblioteca, scegliere, leggere, ascoltare libri, fruire del prestito,
di laboratori, attività e corsi...
1
IFLA
(International Federation of Library Associations), Linee
guida per i servizi bibliotecari per ragazzi,
trad. it. Di L. Tarantello, Roma, AIB, 2004, p. 3
1
Kiichiro Takahashi, Bunko
story. Les bibliothèques jeunesse privées du Japon.
“Bibliothèque(s) - Revue de l’association des Bibliothécaires
de France”, 61 (mars 2012), pp. 26-30; cfr. Anche
Marie
Ichikawa,
Les
bèbès lecteurs au Japon : politiques, services, collections,
“Diplòme
de conservateur de bibliothèques.
Mémoire d'étude. Janvier 2005” pubbl.
On-line
(http://www.enssib.fr/bibliotheque-numerique/documents/620-les-bebes-lecteurs-au-japon.pdf)
2
Kiichiro Takahashi, Bunko
story cit.
L'immagine che illustra questa pagina è frutto del gran lavoro di collaborazione dell'Ass. genitori e della LBPGTerzi nella stesura del progetto e per la partecipazione al bando ACEA per Roma.