Iniziative le più varie ma ugualmente lodevoli riguardanti il mondo del libro hanno per titolo una frase, una parola che evochi l'idea di gruppo più o meno ristretto ma che si riconosce in elementi e aspirazioni comuni. La Tribù dei lettori, i Circoli o Gruppi di lettura, Club... Appare evidente che i lettori siano una vera e propria Comunità, un gruppo sociologicamente definito e quello che trovo più interessante un gruppo che si autoriconosce, ma rispetto a tante altre Comunità, non è altrettanto visibile all'esterno e non gode di particolari attenzioni e normative speciali. Siam dunque qui per porre rimedio e proporre su iniziativa popolare che si ponga rimedio a questa mancanza!
Se la definizione del termine riguarda un insieme di persone 'che hanno condizioni, modi di vita, legami comuni...' è facile capire alcuni segni distintivi degli appartenenti: teniamo spesso un libro a portata di mano, in qualsiasi condizione ci vedrete sfoderarlo, a rischio di affondarvi il naso un attimo prima di precipitarsi in un burrone (lettori-alpinisti), di capovolgersi in gommone (lettori-marittimi), di attraversare una pericolosa litoranea (lettori-pedoni)... di arrivare alla fermata giusta della metropolitana, di perdere l'appiglio per reggersi nella curva presa troppo baldanzosamente dal 64 (lettori-mezzipubblicisti). Quanto costa alle finanze pubbliche la spalla lussata del lettore sbalzato sull'autobus, e quante ore perse per la produttività nazionale per essersi dimenticati di scendere alla fermata giusta? Ebbene noi siamo qui per proporre che dopo i posti riservati per diversamente abili, anziani, invalidi, donne incinte, genitori con bambini piccoli.... in coda in coda a queste categorie... si proponga: di cedere il posto ad un lettore.