venerdì 17 luglio 2015

Repertorio delle foto ad illustrare Il Piacere di Gabriele D'Annunzio - Libro Secondo

'Letture a spasso per le città: Roma'
in collaborazione con 'Spazio Arte Roma'
Per i brani la numerazione delle pagine si riferisce all'ed. Liber Liber
Libro Secondo - I - II
Villa Schifanoia ( da qui )
 Schifanoja sorgeva su la collina, nel punto in cui la catena dopo aver seguito il litorale ed abbracciato il mare come in un anfiteatro, piegava verso l'interno e declinava alla pianura. Sebbene edificata dal cardinale Alfonso Carafa d'Ateleta, nella seconda metà del XVIII secolo, la villa aveva nella sua architettura una certa purezza di stile. Formava un quadrilatero, alto di due piani, ove i portici si alternavano con gli appartamenti; e le aperture de' portici appunto davano all'edificio agilità ed eleganza, poiché le colonne e i pilastri ionici parevano disegnati e armonizzati dal Vignola. Era veramente un palazzo d'estate, aperto ai venti del mare. Dalla parte dei giardini, sul pendio, un vestibolo mettevasu una bella scala a due rami discendente in un ripiano limitato da balaustri di pietra comeun vasto terrazzo e ornato di due fontane. Altre scale dalle estremità del terrazzo si prolungavano giù per il pendio arrestandosi ad altri ripiani sinchè terminavano quasi sul mare e da questa inferiore area presentavano alla vista una specie di settemplice serpeggiamento tra la verdura superba e tra i foltissimi rosai.” (pag.73)
Foto: "Villa schifanoia, ext. 01" di I, Sailko. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons

Sandro Botticelli-
La novella di Nastagio degli Onesti, primo episodio (1483) ( da qui )

"In materia di disegno, egli intendeva illustrare con acque forti la terza e la quarta giornata del Decamerone, prendendo ad esempio quella Istoria di Nastagio degli Onesti ove Sandro Botticelli rivela tanta raffinatezza di gusto nella scienza del gruppo e dell'espressione.” (pag.76)



 III
 
Dante Gabriele Rossetti-Sibylla Palmifera (1866-1870) ( da qui)

“Portava un abito d'uno strano color di ruggine, d'un color di croco, disfatto, indefinibile; d'uno di que' colori cosiddetti estetici che si trovano ne' quadri del divino Autunno, in quelli dei Primitivi, e in quelli di Dante Gabriele Rossetti.” (pag.83)











Lawrence Alma-Tadema-Pandora (1881) ( da qui )


“Un nastro anche eguale legava l'estremità della prodigiosa treccia cadente di sotto a un cappello di paglia coronato d'una corona di giacinti simile a quella della Pandora d'Alma Tadema.” (pag.83)












IV

Duomo di Siena-Volta ( da qui )
“Io e Delfina rimarremo a Siena probabilmente fino all'anno nuovo: due o tre mesi. Rivedrò la Loggia del Papa e la Fonte Gaia e il mio bel Duomo bianco e nero, la casa diletta della Beata Vergine Assunta, dove una parte dell'anima mia è ancóra a pregare, accanto alla cappella Chigi, nel luogo che sa i miei ginocchi.
Ho sempre lucida nella memoria l'imagine del luogo; e quando tornerò m'inginocchierò nel punto preciso dove io soleva, esattamente, meglio che se ci fossero rimasti due cavi profondi. E là ritroverò quella parte dell'anima mia a pregare ancóra, sotto la volta azzurra constellata che si specchia nel marmo come un cielo notturno in un'acqua tranquilla.” (pag.94)


Luca Signorelli-Cappella Sistina
Testamento di Mosè (1481-82) (da qui)
“Due o tre volte Francesca ha appoggiato il braccio su la spalla di lui, con familiarità, senza badarci. Vedendo la testa del primogenito di Mosè, presa dal fresco di Sandro Botticelli nella Cappella Sistina, ella ha detto: - Ha un po' della tua aria, quando sei malinconico. -” (pag.95)
[ In realtà l'affresco è attribuito a Luca Signorelli ]




Pietro Perugino-Arcangelo Michele (c.1500) ( da qui )
“Vedendo la testa dell'arcangelo Michele, che è un frammento della Madonna di Pavia, del Perugino, ella ha detto: - Somiglia Giulia Moceto; è vero? - Egli non ha risposto e ha voltato il foglio con minor lentezza. Allora ella ha soggiunto, ridendo: - Lungi le imagini del peccato!
Questa Giulia Moceto è forse una donna che un tempo egli amò? Voltato il foglio, ho provato un incomprensibile desiderio di rivedere l'arcangelo Michele, di esaminarlo con maggiore attenzione. Era curiosità soltanto?
Io non so. Non oso guardarmi dentro, nel segreto; amo meglio indugiare, ingannando me stessa; non penso che o prima o poi tutte le terre vaghe cadono in dominio del Nemico; non ho il coraggio di affrontare la lotta; son pusillanime.” (pag.95)


Nicola Gallucci da Guardiagrele
Ostensorio dell'Assunta (1413) ( da qui )

“Era giunto sino a Vicomìle, dove aveva fatto una sosta.
- Vicomìle - ha detto - possiede tre meraviglie: una pineta, una torre, e un ostensorio del Quattrocento. Figuratevi una pineta tra il mare e il colle, tutta piena di stagni che moltiplicano il bosco all'infinito; un campanile di stil lombardo barbaro, che risale certo al XI secolo, uno stelo di pietra carico di sirene, di paoni, di serpenti, di Chimere, d'ippogrifi, di mille mostri e di mille fiori; e un ostensorio d'argento dorato, smaltato, intagliato e cesellato, di foggia gotico-bizantina con un presentimento della Rinascenza, opera del Gallucci, artefice quasi ignoto, ch'è un gran precursore di Benvenuto...” (pag.101)