mercoledì 14 maggio 2014

Quando qualcuno chiede: "Ma cosa mi consigli di leggere?"

La realtà è che per leggere, per godere totalmente della lettura, si deve un po' giocare d'azzardo.
E vado a spiegare.
Si, si può avere un consiglio, si può dare ascolto al passaparola, ci si può spingere anche un po' più avanti leggendo recensioni, consultando siti web ... ma l'unica vera "barra del timone" siamo noi, la nostra voglia di divertirci, rasserenarci, capire leggendo. Bisogna tentare, provare, essere curiosi.
Se ti consigliano un libro, un bestseller letto da milioni di lettori nel mondo, e non ti piace? Può succedere, eh. Che fai, smetti di leggere?
No! E' solo che quel libro, per te in quel momento della tua vita o per te per come sei, non era il libro.
Ma una cosa è matematicamente certa: che per te il libro giusto, anzi, un mondo di libri giusti esite.
Ed è anche divertente cercarlo, capire un po' per volta che cosa si vuole dalla lettura, assaggiare di qua e di là fino a costruirsi giorno dopo giorno la propria bilbioteca ideale. Non è per niente complicato. Anzi.
Perché nella lettura non ci sono regole, a parte quella che è bene cominciare presto, fin da piccoli, così si ha più tempo per divertirsi. Ma nessuno mai, nella storia dell'umanità, ha decretato che un libro che non ti piace vada per forza letto fino in fondo.
Beh, nel periodo della scuola è diverso, è vero. C'è l'obbligo di leggere alcuni libri, quelli che si ritiene che siano i fondamenti imperdibili della nostra cultura. Buone medicine, ottime vitamine, splendidi corroboranti!
Sono realmente libri stupendi ma è spesso proprio l'obbligo della lettura che li mette in cattiva luce. Nel corso della vita forse li rileggeremo, forse per curiosità, e li vedremo per quello che sono: forse ci piaceranno, forse no. Non è un problema.
Ma da questo si capisce che la lettura, per essere un piacere, deve essere libera.
Allora, coraggio: buona lettura e buon divertimento!