martedì 25 novembre 2014

Scrittura, pittura e lettura ... un risultato eccellente.

Carlo Levi, Lele legge distesa, 1933


Questa volta vi segnaliamo volentieri una mostra. Perché?
Sono molte le risposte:

- perché l'artista di cui sono esposte le opere è stato uno scrittore molto importante: Carlo Levi (1902-1975). E' l'autore di quel Cristo si è fermato ad Eboli (1945), romanzo autobiografico, bellissimo e molto letto nelle scuole italiane, nel quale Levi racconta del suo confino in Lucania a causa del suo antifascismo. Lì Levi ebbe modo di conoscere la realtà di quella terra e della sua gente;

- perché anche nei suoi dipinti viene fuori la forza della natura e del fascino del sud d'Italia;

- perché è interessante scoprire come un autore possa comunicare le sue sensazioni, oltre che attraverso la scrittura, anche attraverso la pittura;

- perché la mostra, che è molto bella, dimostra ancora una volta quanto inevitabilmente amare la lettura spesso significa anche amare le arti visive, la musica ...;

- perché è un modo di conoscere una Galleria d'arte, la Galleria Russo, storica, elegante, con scelte importanti e raffinate;

Quindi:
fino al 12 dicembre 2014
Galleria Russo. Via Alibert, 20, Roma
tel. 06 6789949 - http://www.galleriarusso.it/#
Orari: lunedì 16.30-19.30; da martedì a sabato 10.00-19.30


martedì 18 novembre 2014

Il giardiniere inglese, di Masolino D'Amico


Circolo di lettura “Letture in giardino”

in collaborazione con lo Studio Arti Floreali



Il giardiniere inglese ( Skira, 2013 )

di Masolino D'Amico



Reperibilità in prestito nelle Biblioteche di Roma Capitale:

Nessuna biblioteca ha questo libro


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Il giardiniere inglese è un breve testo che racconta, attraverso la finzione letteraria di un'intervista di un giovane intraprendente americano, che vuole produrre una fiction, ad un professore inglese, studioso di letteratura inglese ed esperto di botanica, la storia di Lancelot Brown. Brown (1716-1783) è stato uno dei più importanti giardinieri paesaggisti del '700. Aggiungo, per gli appassionati della serie televisiva 'Downton Abbey', che la villa e il parco in cui la fiction è ambientata è una residenza di campagna inglese, Highclere Castle, il cui parco è stato progettato proprio da Lancelot Brown nel 1774. La tenuta di 405 ettari è situata nella contea inglese dello Hampshire ed è la residenza di campagna del conte di Carnarvon.

EpocaLa storia – cioè l'intervista - si svolge nei nostri giorni.

Luogo – L'ambiente è la casa, presso Cambridge, del professore, ma naturalmente il racconto ci porta quasi nelle più prestigiose ed importanti dimore britanniche del Settecento.

Biografia dell'autore

Masolino D'Amico ( Roma, 1939 ) è uomo, si potrebbe dire, di multiforme ingegno. Si è occupato, da critico e da storico, del teatro. Ha tradotto, da studioso anglista, opere di scrittori principalmente inglesi ( tra questi Oscar Wilde, William Shakespeare, Samuel Richardson e Lewis Carroll ) e, da studioso del teatro, opere di letteratura teatrale, in particolare di Tennessee Williams e Arthur Miller. Collabora dal 1978 con il quotidiano La Stampa. Ha scritto saggi e sceneggiature.

Masolino è figlio della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico e del musicologo Fedele D'Amico. E' nipote dello studioso e critico Silvio D'Amico, fondatore nel 1934 a Roma dell'Accademia nazionale d' Arte drammatica, e dello scrittore, giornalista e critico Emilio Cecchi. Ha iniziato i suoi studi a Roma e qui si è laureato in giurisprudenza. Ha proseguito i suoi studi nelle materie letterarie al Trinity College di Dublino.

Fino al 1° novembre 2011 è stato professore ordinario di Lingua e Letteratura Inglese alla Terza Università di Roma. Il 22 novembre 2011 ha partecipato ad un ciclo di incontri – organizzati dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli – dal titolo “Cinema Letteratura Diritto” (vedi sotto).



Alcune Opere:
La commedia all'Italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975, Il Saggiatore, 1985 e rivisto 2008
Dieci secoli di teatro inglese (970-1980), Mondadori, 1992
Lampadine (Contrappunti), Il Mulino, 1994

Storia del teatro inglese, Roma, Newton & Compton, 1995
Persone speciali, Aragno ed. , 2003
Altro giro. Persone speciali 2 (Minima moralia), Aragno, ed., 2005
Scena e parola in Shakespeare, Edizioni di Storia e Letteratura, 2007 (Biblioteca di studi inglesi. Reprint)
Persone speciali, Sellerio, 2012
Il giardiniere inglese, Skira, 2013
Il viaggiatore inglese, Skira, 2014, dedicato a Thomas Cook (1808-1892), fondatore della prima agenzia di viaggi e considerato l'inventore del turismo moderno.


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Albero genealogico



Emilio Cecchi Leonetta Pieraccini Silvio D'Amico

(1884-1966) scrittore (1883-1977) pittrice (1887-1955) critico teatrale

Suso Cecchi D'Amico (1914-2010), sceneggiatrice Fedele D'Amico (1912-1990)

pseud. di Giovanna Cecchi musicologo

Masolino D'Amico (1939)


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Da La Stampa. Tuttolibri. 17 luglio 2013

Quel paesaggio è un gentiluomo

D’Amico sulle tracce di Lancelot Brown: nel Settecento inventò il landscape britannico, articolo di Egle Santolini

Prima di chiedervi che vuol dire capability provate a indovinare che cos’è l’ha-ha. Non temete, nel Giardiniere inglese di Masolino d’Amico, appena uscito da Skira, trovate tutte le risposte. Dunque: l’ha-ha è una recinzione invisibile, una siepe interrata e perciò nascosta, che suscita sorpresa in chi se la trova davanti all’improvviso (ha-ha!) e che costituisce un elemento fondamentale nell’arte inglese del giardinaggio: almeno da quando si decise, con un lavoro avveduto di cura, di dare un aspetto il più possibile spontaneo al paesaggio. Capability significa potenzialità di accogliere modifiche: cercarne il maggior numero possibile in un paesaggio era il lavoro del gentiluomo settecentesco Lancelot Brown, per tutti nei secoli Capability Brown, sistematore di giardini per eccellenza e, a tutti gli effetti, inventore del landscape britannico.  

Una vita fitta di incarichi, viaggi, committenze, avventure culturali: prima fra tutte quella di far uscire dalle cornici le vedute deliziose di Poussin, Lorrain, Salvator Rosa e proiettarle nella realtà. Alla fine furono 170 i parchi e giardini adorni di fontane, specchi d’acqua, colline, ponticelli che Capability progettò, tra cui Warwick Castle e Milton Abbey. Blenheim, soprattutto: «la più spettacolosa di tutte le case di campagna inglesi, praticamente un sacrario nazionale come Westminster Abbey o Trafalgar Square. Il luogo dove Winston Churchill disse di aver preso le due decisioni più felici della sua vita, quella di nascere e quella di fidanzarsi con sua moglie». 

Ma la sfida per paradosso del libro è dimostrare quanto poco commerciabile Capability Brown suoni per il gusto contemporaneo, e per farlo d’Amico usa un piacevole espediente narrativo. Immagina che un giovanotto americano di buona famiglia, di quelli che all’università riescono meglio nel canottaggio che negli studi, smanioso di farcela nel mondo dei serial televisivi voglia saperne di più su questo Capability per ricavarne un altro «Downton Abbey». Insomma una soap di lusso molto British, di quelle che al momento fanno impazzire il pubblico dei canali a pagamento. Il professore di Cambridge in pensione che consulta per approfondimenti gli dice però che nella storia di Capability non c’è proprio niente di sensazionale: «Lavoro, lavoro, lavoro. Lavoro spesso geniale, ma ripetitivo. Certo, non nel senso che rifacesse le stesse cose: anche trattati allo stesso modo, i luoghi sono diversi, le sfumature dei colori sono diverse, le capabilities sono diverse. Ma per quanto gli spettatori possano amare la paesaggistica, che spettacolo si può ricavare da questa interminabile serie di vedute?». 

La domanda del professore arriva a pagina 69, ma intanto il giovane DeWitt Henry III è stato intontito a dovere di nomi, titoli nobiliari, dettagli, circostanze curiose: e la moglie di Lord Coventry morta a 28 anni «forse avvelenata dal piombo dei cosmetici», e la colonna trionfale eretta da Capability in onore di Pitt il Vecchio, e la macchina inventata da Lancelot per trasportare e trapiantare i grandi alberi, e la sua asma curata con le pasticche balsamiche alla canfora. Sullo sfondo, come un basso continuo, i commenti dell’implacabile Horace Walpole, l’uomo che meglio di tutti intercettò il gusto dell’epoca. Insomma, agendo di understatement il professore in cui Masolino d’Amico evidentemente si identifica rievoca il Settecento inglese con il divertimento e la sapienza ai quali nessun serial tivù potrebbe aspirare. Senza contare il contrasto fra Inghilterra ed ex colonie americane: DeWitt non beve, non fuma, sta attaccato al blackberry e si fa tiranneggiare da una fidanzata di nome Saffron; il professore si conforta col tè allungato di scotch e vive di Pope, Shakespeare, solitudine e ironia. Parziale rivincita del colono, grazie alla legge delle aree periferiche. Il professore lo invita a declamare: «Legga lei. Mi piace sentire Pope con l’accento americano. È più vicino all’originale».  


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Università degli Studî Suor Orsola Benincasa. Facoltà di Giurisprudenza

Cinema Letteratura Diritto

Davanti alla legge. Immaginare il diritto



Anno VI - anno accademico 2011/2012

Napoli, 25 ottobre - 20 dicembre 2011


martedì 22 novembre
Casa desolata, Charles Dickens, 1852-1853

a cura di Masolino D'Amico

“In un pomeriggio simile il Lord Cancelliere dovrebbe tenere udienza qui - ed è qui infatti - con un'aureola di nebbia intorno al capo, avviluppato in morbide stoffe e tende cremisi; ascolta un imponente avvocato con i basettoni, la voce fioca e l'orazione interminabile, e contempla la lanterna del soffitto dove non può vedere altro che nebbia. In un pomeriggio simile una ventina di membri della Corte di Giustizia del Lord Cancelliere dovrebbero essere - come infatti sono - nebulosamente impegnati in una delle mille fasi di una causa interminabile, a sgambettarsi a vicenda su scivolosi precedenti, a brancolare immersi fino al ginocchio nei tecnicismi, a picchiare contro muraglie di parole con la fronte cinta di peli di capra e di crini, dandosi un'aria di equità con la faccia seria come tanti attori.” Charles Dickens, Casa Desolata



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Un po' di immagini



Claude Gellée detto Lorrain, (Chamagne, 1600 – Roma, 23 novembre 1682), pittore francese, attivo soprattutto a Roma: con Nicolas Poussin, è considerato il maestro del genere del paesaggio ideale.



Claude Lorrain - Paesaggio con Apollo e Muse - 1652 - olio su tela


Un esempio di ha-ha


Veduta di Croome


Veduta di Blenheim




Lancelot 'Capability' Brown (1716-1783)

martedì 11 novembre 2014

Libri in pacchetto ... si fa anche questo



La O.n.g. MANI TESE anche quest'anno promuove, nel periodo di Natale, una singolare iniziativa a seguito di un accordo con le Librerie Feltrinelli, non solo di Roma, per finanziare attività di cooperazione internazionale.

La Libera Biblioteca PG Terzi vuole promuovere questa iniziativa che dimostrare, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, come i libri siano utili, non solo leggendoli, ma anche acquistandoli, regalandoli, usandoli.

Si tratta di collaborare come volontari per impacchettare i regali presso le Librerie Feltrinelli. Mani Tese vi aspetta numerosi. Hanno già iniziato a raccogliere le adesioni. Contattateli, dite in che libreria/e vorreste andare, in che giorni e in quali turni. Prima lo fate e prima potranno confermare la disponibilità!!
Quest'anno il vostro aiuto servirà a finanziare la campagna internazionale 'Mangiare ogni giorno: un diritto, non un privilegio'!!

L’INIZIATIVA A ROMA
A Roma l’iniziativa si svolgerà dal 29 novembre al 24 dicembre 2014 presso i seguenti punti vendita Feltrinelli:
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - C. Cle "Galleria Colonna" 31/35
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - L.go Torre Argentina, 7/10
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - V.le Marconi, 176
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - Via V.E. Orlando, 78/81
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - Viale Libia, 186
>La Feltrinelli Libri e Musica-Megastore ROMA - V.le Giulio Cesare, 88
> Star Music ROMA - Via Baldo degli Ubaldi, 47, 00167 Roma

I turni variano a seconda dell'apertura e della chiusura delle librerie e sono i seguenti:

> 1. dalle 09/10.00 alle 14.00
> 2. dalle 14.00 alle 17/18.00
> 3. dalle 17/18.00 alle 20/21.00

PER INFORMAZIONI E ADESIONI
Carlotta Sinatra
telefono: 347 3933570
e-mail: roma@manitese.it<mailto:roma@manitese.it>
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sito: www.manitese.it<http://www.manitese.it/>