martedì 13 gennaio 2015

Essere un bibliotecario per ragazzi

Continuo a pensare [...] che la migliore definizione di questa professione sia quella data da Geneviève Patte: non tanto quella di essere mediatori culturali, quanto piuttosto quella di essere passeurs. Nelle valli della mia montagna, i passeurs erano i contrabbandieri, quegli uomini e quelle donne che portavano illegalmente da una parte all'altra del confine sale, riso, tabacco, acciughe e clandestini. Chi non poteva passare la frontiera per vie legali si affidava a loro in un viaggio che avveniva a piedi, di notte, su sentieri poco battuti, o meglio passando laddove di sentiero non c'era traccia se non nella conoscenza di colui che ti guidava in silenzio. Nelle valli occitane esistono figure leggendarie di chi portava negli zaini dei cereali o delle pezze di stoffa da scambiare, giusto sulla linea del confine, col sale dei cugini francesi che salivano a loro volta a cercare ciò che non avevano. Le storia dei passeurs non sono soltanto storie di chi cercava ciò che mancava in un'economia povera e isolata tra le montagne, neanche le storie di chi cercava di ottenere il più possibile da quegli scambi, magari barando; sono anche storie di complicità, di reciproco aiuto davanti all'arrivo improvviso dei gendarmi, di un linguaggio segreto fatto di fischi, di gesti, di suoni.
Questo senso di traghettare qualcosa di prezioso nelle mani di chi lo apprezzerà proprio perché lo considera un bene di valore e di compiere tutto questo in complicità, mi fa sentire - quando racconto un libro ai ragazzi, quando ascolto la trama di quel che vogliono convincermi a sfogliare o a vedere, quando guardiamo insieme un video - una passeuse.
Da La Biblioteca per ragazzi di Caterina Ramonda, Milano, Ed. Bibliografica, 2013; p. 35

L'immagine è una fotografia di Victor Lopez Gonzalez esposta con altre opere nella sala museale di Moiola piccolo centro abitato della Valle Stura, una delle valli occitane italiane. Un luogo molto caro a Pier Giorgio Terzi, la straordinaria persona e voracissimo lettore cui è dedicata questa Associazione. La 'sua' valle, come altre che collega, era il regno dei passeurs tra il Piemonte e la Francia e il fotografo ha 'colto' un passeur di 'immagini' mentre passa i confini con il suo prezioso carico da diffondere nel mondo.
Leggere le parole di Caterina Ramonda dunque ci ha riportati una volta di più 'a casa' mentre cerchiamo le radici del nostro amore per la lettura e del desiderio di diffonderlo, scegliendo proprio l'immagine del passeur, del contrabbandiere, di beni e saperi preziosi che travalicano i confini...