martedì 6 ottobre 2015

Aprire una biblioteca per bambini

Dal blog del Comitato genitori dell'IC Falcone e Borsellino:
È passato poco meno di un anno da quando i genitori della Falcone e Borsellino si sono riuniti in comitato. I perché, i chi e i cosa saranno felice argomento dei prossimi incontri e delle molte conversazioni che quotidianamente nascono dentro e fuori la nostra scuola.
Quello che oggi voglio condividere con tutti è una pietra. La prima pietra, per ora solo virtuale, della nostra biblioteca. Molti già sanno di cosa parlo, ma quando si mette una prima pietra, guardarsi in faccia e raccontarsi il percorso per arrivare a quel punto è d’obbligo perché quella pietra sia un buon inizio e riguardi tutti, anche chi non ne conosce la storia.
Abbiamo iniziato a parlare di biblioteca scolastica a Natale 2014, quando durante il mercatino per raccogliere fondi per la scuola è stata avanzata da più parti la proposta di riaprire la biblioteca della Falcone e Borsellino per i bambini della materna ed elementare.
A marzo avevamo un po’ di fondi per l’acquisto dei libri, un progetto di biblioteca ideato dalla Libera Biblioteca PG Terzi, genitori disponibili per sostenere l’impresa insieme alla scuola, il sostegno dell’assessore Gisci, del municipo II ex III e di Roma Capitale, ma ancora nessun piano comune con docenti e amministrazione.
Ad aprile fronteggiavamo tutti insieme, con la disponibilità di un’aula e il sostegno dell’amministrazione scolastica, la presentazione del progetto all’Acea per avere assegnati dei fondi all’interno di un bando di gara rivolto a progetti per la riqualificazione dei quartieri.
A luglio, a lezioni finite e dibattiti in pausa, abbiamo vinto l’assegnazione dei fondi per l’apertura della biblioteca nella scuola Falcone e Borsellino per la scuola e per il quartiere.

Oggi. Oggi (pochi giorni or sono) abbiamo incontrato la dirigenza e i tecnici in un sopralluogo, insieme all’assessore Gisci, ai rappresentanti ancora in carica del comitato e ad alcuni dei genitori coinvolti nella realizzazione di questo progetto per individuare l’aula da destinare alla biblioteca, stimare il costo dei lavori, le modifiche necessarie al progetto iniziale, la fattibilità in generale e la volontà di tutti gli interlocutori coinvolti.
Il susseguirsi degli eventi in questo piccolo pezzo di storia insieme è completamente inaspettato e allo stesso tempo un po’ scontato: inaspettato perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare a dicembre del 2014 che si potesse arrivare ad avere libri e arredi per una biblioteca per bambini 0-10 per il quartiere intero. Scontato perché da più parti, dalla parte dei genitori, degli insegnanti, delle amministrazioni, cresce il bisogno di trovare un punto di incontro su progetti comuni, che possano costituire l’inizio di un dialogo tra le parti in causa, una collaborazione che ci porti ad avere prospettive lunghe, quelle magnifiche sorti e progressive che abbiamo un po’ smarrito nel continuo porsi l’uno contro l’altro che le ristrettezze economiche negli investimenti culturali e per la formazione hanno prodotto. Cosa meglio di una biblioteca per bambini può aprire prospettive migliori per la formazione del nostro futuro – i bambini – e il rafforzamento della nostra comunità?
La biblioteca – un luogo fisico in cui i bambini potranno prendere titoli in prestito adatti alla loro età, leggerli insieme ai compagni di classe oppure con gli amici di gioco, dove i docenti potranno trovare testi con cui lavorare, i genitori potranno esplorare titoli poco conosciuti, condividere con i figli la passione della lettura, riscoprirla magari, se era rimasta addormentata – è già realtà, anche se non è stata ancora aperta. I libri sono in acquisto, i mobili stanno per arrivare, le idee per diffonderla e farla conoscere sono già in marcia per diventare azioni.

Se quando sarà pronta ad accogliervi doveste sentire arrivare la domanda: ma perché una biblioteca pubblica in una scuola? sono sicura che fioccherebbero risposte:
  • perché la passione per la lettura va seminata a scuola,
  • perché è un diritto di tutti avere l’opportunità di svilupparla,
  • perché un buon lettore, un lettore forte come si dice nel gergo dell’editoria, ha meno possibilità di diventare un’analfabeta funzionale o di ritorno,
  • perché l’alleanza tra una biblioteca pubblica e la scuola pubblica può portare solo pubblici benefici,
  • perché proprio la scuola ha bisogno di strumenti, i più moderni e i più antichi, e di metterli insieme nella stessa sede, per mettere in moto le intelligenze e far dialogare le generazioni di ieri con quelle di domani,
  • perché una biblioteca 0-10 è l’unico luogo dove potete andare a scoprire la meravigliosa produzione culturale che esiste per i vostri figli, gratuitamente, e averne una nel vostro quartiere, a portata di passeggiata, può cambiare il modo in cui vivete la vostra città.
Questa è la prima pietra da porre: aprire una biblioteca 0-10 nell’Italia del 2015 si può fare. Cos’altro faremo?